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CASI CLINICI E TESTIMONIANZE PAZIENTI
(Si attesta che le tutte le notizie riguardanti i casi clinici con le testimonianze dei pazienti corrispondono in modo fedele alla realtà ai sensi dell'articolo 46 DPR 445 del 28/12/2000 ed osservano il rispetto della legge sulla Privacy)
Per ulteriori informazioni ed eventuali contatti diretti con i pazienti che hanno già effettuato interventi di chirurgia vertebrale, è possibile contattare il Dott. Antonelli all'indirizzo e-mail anton.l@alice.it.
Via Giuseppe Saragat, 4, 73020 Castromediano Cavallino (LE)
Cell. +39 3334167294
Email: dott.luca.antonelli@gmail.com
Paziente A.A. anni 70
Affetta da lombalgia cronica da molti anni; circa 2 anni fa mentre si alzava avvertì un fortissimo dolore al rachide dorsolombare; venne trattata con busto di Camp per frattura da schiacciamento di L2; dopo 9 mesi la paziente aveva ancora dolore con severa caludicatio neurogena (la paziente riferiva che all’inizio poteva camminare bene ma dopo pochi metri cominciava a rallentare fino a fermarsi); il dolore era irradiato anche agli inguini con presenza di sciatalgia a destra e parestesie; tutti i sintomi si presentavano quando la paziente si metteva in piedi; gli esami rx dinamici evidenziarono una grave instabilità con listesi in iperstensione fra L1-L2 ed L3-L4.
In data 1 ottobre 2015 la paziente venne sottoposta ad intervento di stabilizzazione vertebrale antero posteriore e nei controlli post operatori dimostrò un costante e progressivo miglioramento di tutti i sintomi pre operatori fino a riacquistare una normale vita di relazione.
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Paziente R. S. anni 59
Il paziente era affetto da lombalgia cronica da oltre 15 anni; il dolore si era aggravato sempre di più negli anni; da circa 1 anno fa il quadro sintomatologico si era aggravato notevolmente con comparsa di scosse all’arto inferiore dx e formicolio al piede (alluce); crampi notturni alla gamba destra; claudicatio neurogena di severa entità (non poteva camminare per più di 100mt); dolore acuto quando si alzava al mattino; era presente notevole ipotrofia tricipite surale a destra.
Per questi motivi il paziente decise di sottoporsi ad intervento chirurgico di decompressione durale e foraminale S1 ed L5 con stabilizzazione ed artrodesi posteriore.
A distanza di 1 anno il paziente sta bene ed ha ripreso la normale vita di relazione e la propria attività lavorativa.
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Paziente M. A. anni 59
Paziente affetto da lombalgia cronica da oltre 20 anni; lavoratore manuale pesante (bracciante agricolo); nel corso del 2014 presentò un severo peggioramento con formicolii ad entrambe le gambe; crampi notturni quasi ogni notte; severa claudicatio neurogena con impossibilità a camminare per più di 200-300mt a causa della comparsa di dolore a tutte e due le gambe; dolore irradiato solo posteriormente; all’esame obiettivo era presente deficit EPA ed ECD a destra; deficit tricipite surale a dx; areflessia achilleo e medioplantare a dx; iperreflessia rotuleo a destra; non Lasegue né Wasserman; il paziente presentava una grave e permanente inabilità al lavoro anche leggero. L’esame RMN dimostrò una grave stenosi L4-L5, L5-S1 ed L3-L4.
Per tali motivi il paziente decise di sottoporsi ad intervento chirurgico di decompressione delle zone di stenosi e stabilizzazione del rachide lombare mediante artrodesi.
Il risultato clinico a circa 1 anno dall’intervento fu molto buono con quasi completo recupero dei deficit neurologici periferici e soprattutto con la ripresa di una normale deambulazione e soprattutto la possibilità di riprendere la propria attività lavorativa.
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Paziente R. L. anni 67
Paziente affetto da molti anni da lombalgia cronica con severa limitazione funzionale; il paziente al momento della visita presentava un quadro di severa claudicatio neurogena (difficoltà a camminare) di pochi passi; dolore alla gamba dx con formicolio intenso; instabilità delle vertebre lombari da L1 ad S1; riflesso rotuleo ipovalido a dx; ipotrofia e deficit della forza del quadricipite a destra; dolore inguinale a destra; quadro RMN di stenosi plurilivello. L’esame rx aveva evidenziato un quadro di scoliosi degenerativa lombare c.d. “De Novo” ovvero dovuto alla degenerazione multipla di tutti i dischi vertebrali lombari.
Per tali motivi, nell’ottobre 2015, il paziente decise di sottoporsi ad intervento chirurgico di decompressione della zona di stenosi e stabilizzazione anteroposteriore di tutto il rachide lombare. Dopo circa 1 anno il paziente ha recuperato quasi totalmente i deficit neurologici presenti prima dell’intervento, riesce a camminare bene e non ha più crampi ai polpacci né dolore alla gamba dx. Nel settembre 2016 il paziente decise di sottoporsi anche ad intervento di protesi dell’anca dx per migliorare ulteriormente le sue capacità deambulatorie e funzionali.
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L.M. anni 51, donna, casalinga
Lombalgia cronica da molti anni
Nel 2008 episodio di riacutizzazione con sciatalgia sin acuta, severa limitazione funzionale e deficit EPA ed ECD
RMN positiva per ernia discale espulsa L4-L5
Controllo clinico post-operatorio attuale.
Completa risoluzione dei sintomi
Ritorno alle comuni attività del vivere quotidiano
Non assume più alcun FANS
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Paziente C. A. anni 60
Il paziente, lavoratore agricolo molto attivo, era affetto da lombosciatalgia destra da molti mesi; con la terapia medica era migliorato ma poi la sintomatologia era ricomparsa nuovamente; erano presenti crampi notturni a tutto l’arto inferiore; non vi era claudicatio neurogena; neurologicamente erano presenti segni clinici di grave sofferenza radicolare con ROT achilleo e medioplantare nettamente ipovalidi a destra; non vi era deficit EPA ed ECD; all’esame RMN si evidenziò stenosi organica L4-L5 ed L4-L3. Pertanto circa 18 mesi fa C.A. venne sottoposto ad intervento di decompressione caudale nella zona della stenosi e stabilizzazione anteroposteriore.
Attualmente il paziente ha recuperato completamente il proprio benessere psico-fisico potendo tornando a svolgere le proprie attività lavorative, anche quelle più pesanti.